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5 Febbraio 2021

L’imprescindibilità dell’autopalpazione testicolare

autore Dott. Paolo Facondo

L’autopalpazione testicolare deve essere raccomandata come pratica routinaria fondamentale in quanto può consentire la diagnosi precoce di tumore testicolare (così come l’autopalpazione della mammella è consigliata per rilevare un nodulo mammario, in particolare nelle donne adulte). Il tumore testicolare ha un’incidenza in Italia di circa 2000 nuovi casi all’anno [1]. La periodica autopalpazione del testicolo è suggerita in tutti gli uomini (in quanto questo tumore può colpire tutte le età, seppure sia raro ad età < 15 anni e negli anziani), ma soprattutto è raccomandata nel maschio giovane adulto, in quanto il tumore testicolare è la neoplasia più frequente nella fascia d’età tra i 15 e i 40 anni [2].

Generalmente, la neoplasia testicolare si presenta come tumefazione non dolente o nodulo duro, che può essere spesso riscontrato dallo stesso paziente mediante autopalpazione testicolare. Più raramente invece questo tumore si associa a ginecomastia o a sensazione di peso a livello scrotale o a sintomatologia algica simil orchitica.  Risulta pertanto indispensabile raccomandare la periodica autopalpazione testicolare, così che il paziente stesso, in caso di sospetto alla palpazione (riscontro di tumefazione irregolare con aumentata dimensione testicolare), si sottoponga precocemente ad accertamenti mirati (visita andrologica-urologica ed ecografia testicolare) per escludere la presenza di tumore testicolare [3]. È infatti fondamentale diagnosticare tempestivamente un tumore testicolare in quanto, se rilevato in fase precoce, esso è associato ad ottima prognosi (guarigione nel 90% dei casi).

È pertanto importante che l’autopalpazione testicolare sia svolta periodicamente, sin dalla pubertà, ed in particolare va raccomandata nei pazienti con famigliarità per tumore testicolare e nei casi di tumore testicolare controlaterale o criptorchidismo o atrofia testicolare. [4]. I testicoli alla palpazione normalmente si presentano regolari e compatti, mentre il riscontro di un nodulo duro potrebbe anche configurare una lesione benigna (potrebbe essere una cisti, non per forza un tumore), ma in ogni caso richiede un tempestivo approfondimento medico. Il momento migliore per eseguire l’autopalpazione testicolare è durante o dopo una doccia calda (quando la cute scrotale è maggiormente rilassata). Il testicolo va tenuto nel palmo della mano ed esaminato con le dita. L’autopalpazione testicolare è quindi imprescindibile: una pratica tanto semplice, quanto indispensabile nel poter consentire una eventuale diagnosi precoce di tumore testicolare, aspetto fondamentale dal punto di vista clinico e prognostico.

BIBLIOGRAFIA

[1] Il cancro del testicolo. La collana del girasole. 2018

[2] Tratto da SIAMS (Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità). Tumori testicolari: clinica e diagnostica

[3] Tratto da SIAMS (Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità). Il paziente con tumore testicolare: gestione clinica

[4] Cancro del testicolo: indicazioni su autopalpazione e screening nei soggetti giovani. 2020