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15 Febbraio 2018

Integrazione di saperi e competenze come base per una salute migliore

autore Dott. Andrea Delbarba

La pratica della meditazione a orientamento Mindfulness ha accumulato talmente tanti consensi scientifici da essere inserita in diversi programmi integrati di cura che spaziano dai disturbi dell’umore alle somatizzazioni più varie (sindrome del colon irritabile, dispepsia, pruriti cronici, cefalea muscolo tensiva, ecc…), coprendo una fetta non indifferente di malati e conseguentemente di spesa sanitaria. Anche la prestigiosa rivista New England Journal Medicine (NEJM) le ha recentemente dedicato attenzione proponendola come valida alternativa all’approccio moderno dei disturbo dell’ansia declinati, nell’articolo citato, verso la fobia sociale.

Consideriamo però che questa terapia, slacciata dai connotati culturali e religiosi, richiede, al pari della psicoterapia, un significativo cambio di prospettiva per il paziente che diviene protagonista attivo e consapevole del processo di cura rispetto all’approccio farmacologica standard al quale si riconoscono effetti positivi al dì la del nostro agire. Anche il campo dell’Andrologia e della Medicina della Sessualità vede coinvolte competenze emotive, basti pensare che la relazione è il presupposto imprescindibile affinché si realizzi una qualunque forma di sessualità slacciata dallo scopo (ludico, genitoriale, ecc..). Insomma un terreno vivo di passioni che possono senz’altro beneficiare, quando mal gestite,  dall’utilizzo di questa antica disciplina che come forse pochi sapranno ha radici sia orientali che occidentali accomunando l’essere umano trasversalmente.

BIBLIOGRAFIA

[1] Social Anxiety Disorder Falk Leichsenring, D. Sc., and Frank Leweke, Dr. Med. N Engl J Med 2017;376:2255-64