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22 Febbraio 2018

Essere transgender al tempo di Trump

autore Dott. Andrea Delbarba

Molto spesso il cambio dei vertici politici comporta inequivocabilmente a delle politiche che coinvolgono in primis l’area sanitaria; soprattutto se l’orientamento è divergente rispetto al passato. I primi passi mossi dalla dirigenza Trump sembrano infatti non smentire aspettative e timori. Se da un lato vediamo già minato l’obamacare, piano sanitario tanto caro al presidente americano uscente Barack Obama che si è speso per una sanità trasversale e non verticale, non potevamo aspettarci di trovare fertile la realtà del riconoscimento e della tutela dei transgender, categoria meglio nota in Italia con il termine disforia di genere.

A tal proposito un recente articolo apparso sul NEJM ben documenta lo stato dell’arte sanitaria americana per questi pazienti, evidenziando ampie lacune legislative e disparità tra i singoli stati americani. Credo che il primo passo per una rivoluzione pacifica ed efficace non possa che nascere dalla diffusione di una cultura scientifica in materia in grado di sensibilizzare la coscienza collettiva. Solamente allora potremo passare a richieste ministeriali pertinenti, condivise su ampia scala e con l’ambizione di un futuro più liberale, responsabile e flessibile a tal punto da assicurare i diritti minimi anche a categorie, forse minori in termini di prevalenza, come l’identità sessuale.

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